Recupero degli Onorari Professionali nel Contesto del Superbonus: Una breve Guida per Architetti e Ingegneri.
Introduzione
Dopo aver trattato nei precedenti articoli gli aspetti relativi al Superbonus dalla parte dei committenti, ora andiamo ad analizzare alcuni tratti relativi ai tecnici impegnati nelle opere di efficientamento.
Il Superbonus ha rivoluzionato il settore dell’edilizia, portando un aumento significativo delle attività nel triennio 2020-2022.
L’introduzione della normativa a maggio 2020 ha innescato rapidamente l’avvio di numerosi cantieri.
Verso la metà del 2022, però, il mercato della cessione dei crediti ha subito un improvviso rallentamento, con conseguente sospensione di molteplici progetti.
Questa situazione ha posto una serie di sfide, soprattutto per gli architetti, gli ingegneri e i geometri coinvolti nella realizzazione di interventi di efficientamento.
La partecipazione di questi professionisti può coprire diverse fasi del processo: dalla redazione dello studio di fattibilità alla direzione dei lavori.
Tuttavia, quando i lavori subiscono un’interruzione, sorge la questione fondamentale del pagamento degli onorari professionali per i servizi resi.
Contesto normativo
In tale contesto, è essenziale comprendere il quadro normativo che regola il rapporto tra committente e professionista tecnico.
Secondo l’articolo 2233 del Codice Civile, il compenso tra le parti può essere determinato in tre modi principali:
- attraverso una pattuizione esplicita nel contratto;
- l’applicazione delle tariffe professionali;
- il decreto del giudice, sentito il parere dell’associazione professionale di appartenenza del professionista.
Nel caso in cui manchi un accordo scritto sul compenso, ci si basa sulle tariffe professionali come parametro per stabilire l’importo adeguato.
Tuttavia, con l’abrogazione delle tariffe del 1949 nel 2012, la situazione è diventata più complessa, richiedendo ulteriori chiarimenti giurisprudenziali.
In caso di interruzione dei lavori per decisione del committente, il professionista ha diritto a essere compensato per il lavoro svolto fino a quel momento e al rimborso delle spese sostenute.
Questo principio rimane valido anche nei casi in cui i lavori vengono interrotti prima del completamento a causa di una varietà di ragioni, comprese le decisioni del committente o le difficoltà finanziarie.
Per quanto riguarda il Superbonus, la normativa fiscale specifica fornisce dettagli sulla detraibilità fiscale delle spese professionali correlate, ma non stabilisce direttamente gli importi da corrispondere agli architetti e agli ingegneri per i loro servizi.
È importante notare che questa disposizione fiscale ha implicazioni significative per il settore, in quanto può influenzare la disponibilità di finanziamenti e l’appetibilità degli investimenti nell’efficienza energetica.
Recupero degli Onorari Professionali nel Contesto del Superbonus in sintesi
In conclusione, in assenza di un accordo esplicito sul compenso, ci si basa sulle tariffe professionali o si ricorre all’autorità giudiziaria per stabilire l’importo adeguato.
Ma, l’attuale frammentazione normativa richiede ulteriori chiarimenti da parte della giurisprudenza per garantire una maggiore certezza nella determinazione degli onorari professionali nel contesto del Superbonus.
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