Introduzione: prime riflessioni sul Superbonus e spunti per la consulenza legale.
Riflessioni sul Superbonus e spunti per la consulenza legale.
La complessa situazione geopolitica tra Russia e Ucraina sta avendo un impatto significativo sul nostro paese.
Assistiamo a un aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti energetici, una sfida a cui tutti gli Stati stanno cercando di fare fronte.
Anche l’Italia ha intrapreso azioni in questa direzione, siglando accordi, soprattutto con l’Algeria, e promulgando diversi decreti legge per limitare l’impatto dell’aumento dei costi.
Tuttavia, in un futuro non troppo lontano, sarà necessario affrontare seriamente l’obiettivo di incrementare l’efficienza energetica, specialmente negli edifici sia pubblici che privati.
Le stime del Superbonus.
Secondo le stime fornite dall’attuale amministrazione, infatti, gli immobili in Italia rappresentano quasi la metà del totale dei costi energetici.
Pertanto, interventi in questo settore risultano fondamentali, non solo per ridurre gli sprechi, ma anche per limitare le emissioni inquinanti.
Un recente comunicato pubblicato sul portale Italia Domani elenca tutte le misure del piano che riguardano il settore energetico.
Gli investimenti individuati ammontano a 4, con un valore complessivo di circa 20 miliardi di euro, tenendo conto anche delle risorse provenienti dal fondo complementare.
La maggior parte di queste risorse (circa 18,5 miliardi di euro) è stata destinata al rifinanziamento del cosiddetto “superbonus”.
Se da un lato questo intervento ha avuto effetti positivi per la ripresa del settore edilizio, dall’altro non è stato immune da critiche.
In molti casi, infatti, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno rilevato costi dei lavori gonfiati e vere e proprie frodi.
A giugno dello scorso anno, il governo ha deciso di non rifinanziarla ulteriormente, poiché, secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), le richieste erano già in eccedenza rispetto alle risorse disponibili.
Al momento, non è ancora ben chiaro quale sarà il destino di coloro che non hanno presentato la domanda ma hanno già avviato i lavori.
Le azioni del Pnrr per l’efficienza energetica degli edifici, Superbonus e Sismabonus.
Come precedentemente menzionato, il precedente governo ha individuato quattro misure all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si concentrano specificamente sulla riqualificazione energetica degli edifici.
In termini di investimenti, la voce di spesa più consistente sono l’Ecobonus e il Sismabonus, che prevedono agevolazioni fiscali fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.
L’importo complessivo destinato a questa misura ammontava a circa 18,51 miliardi di euro, di cui 13,95 miliardi dal Pnrr e 4,56 miliardi dal fondo complementare.
Interventi di efficientamento energetico in scuole e tribunali nel quadro del Pnrr.
Nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sia le scuole che i Tribunali saranno oggetto di interventi volti all’efficientamento energetico.
Le nuove scuole nel progetto del Superbonus.
La costruzione di nuove scuole rappresenta il secondo investimento più rilevante, con stanziamenti per 800 milioni di euro.
Successivamente, il ministero ha aggiunto ulteriori fondi per un totale di circa 1,2 miliardi di euro.
Con il “piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica” si prevedono interventi sul patrimonio edilizio esistente per un ammontare complessivo di circa 3,9 miliardi di euro.
Gli interventi finanziati da questa misura riguardano diversi aspetti, inclusa la digitalizzazione e la messa in sicurezza antisismica.
Da questa panoramica emerge che, all’interno degli edifici pubblici, saranno interessati principalmente scuole e Tribunali con interventi finalizzati principalmente all’efficientamento energetico, almeno per quanto riguarda le misure individuate dal precedente governo non del tutto smentite e/o sconfessate dall’attuale amministrazione.
I Tribunali nel progetto del Superbonus.
La terza voce di spesa è dedicata all’efficientamento dei Tribunali e delle cittadelle giudiziarie.
In questo caso, l’investimento riguarderebbe specificamente 48 strutture, con una spesa complessiva pari a 411,74 milioni di euro.
Infine, 200 milioni di euro saranno destinati allo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento.
Queste misure rappresentano una chiara volontà di promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale attraverso interventi mirati.
La riqualificazione degli edifici non solo contribuirà a ridurre gli sprechi energetici, ma avrà anche un impatto positivo sulla qualità della vita dei cittadini.
È innegabile che risulta fondamentale sfruttare al massimo queste opportunità offerte dal Pnrr per ottenere un reale cambiamento verso una società più sostenibile dal punto di vista energetico.
Le sfide legate al superbonus, riflessioni e consulenza legale.
La maggior parte delle risorse è stata indirizzata verso interventi nell’edilizia civile privata, in particolare al rifinanziamento del superbonus.
Questa misura mira a incentivare interventi come l’isolamento termico, la sostituzione dei sistemi di riscaldamento e l’installazione di impianti per la generazione di energia rinnovabile.
Il sostegno per questi interventi si traduce in una detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute. In pratica, lo Stato copre interamente il costo degli interventi e i cittadini possono recuperare le spese sostenute nell’arco di un massimo di 5 anni tramite la dichiarazione dei redditi.
Tuttavia, esistono anche tempistiche più brevi per ottenere i benefici.
Cessione del credito e sconto in fattura del Superbonus.
È infatti possibile richiedere direttamente lo sconto in fattura o optare per la cessione del credito.
Quest’ultima opzione implica che le banche e altri intermediari finanziari possano anticipare i fondi e successivamente richiedere il credito in vece del contribuente.
Questo meccanismo presenta vantaggi e sfide.
Da un lato, offre agli interessati la possibilità di beneficiare rapidamente degli incentivi senza dover attendere la restituzione tramite dichiarazione dei redditi.
Dall’altro lato, può comportare una maggiore complessità burocratica e l’esigenza di coinvolgere terze parti per l’accesso ai finanziamenti.
Pertanto, è fondamentale comprendere appieno le modalità di utilizzo del superbonus al fine di sfruttare al meglio questa opportunità per l’efficientamento energetico degli edifici.
I rischi e le correzioni del meccanismo della cessione del credito nel Superbonus, riflessioni e consulenza legale.
Il meccanismo della cessione del credito ha sollevato diverse preoccupazioni e ha dato origine a ampie polemiche.
Questo perché ha portato con sé una serie di effetti negativi.
In primo luogo, secondo i critici, la rapida ripresa del settore delle costruzioni ha contribuito ad un aumento significativo dei prezzi delle materie prime.
Le numerose frodi verificatesi hanno portato all’aumento indiscriminato dei costi dei lavori ed al riciclaggio di denaro sporco.
È per questi motivi che l’ex premier italiano, aveva già manifestato delle perplessità riguardo al provvedimento. “Il governo riconosce che il superbonus è una misura che ha indubbiamente apportato numerosi benefici, ma ha anche generato distorsioni. […] La prima di queste distorsioni riguarda un aumento straordinario dei prezzi. […] In secondo luogo, ha incentivato molte frodi. […] Ho appena ricevuto la segnalazione dall’Agenzia delle Entrate che ha bloccato 4 miliardi di crediti.” – Mario Draghi, 23 dicembre 2021-
Nello specifico, la maggiore criticità riguardava proprio la cessione del credito.
Inizialmente, le banche che acquistavano il credito dai cittadini potevano successivamente rivenderlo ad altri clienti o operatori.
Questi a loro volta potevano rivendere il credito senza limiti.
Le riflessioni dell’ADE e della GDF sul Superbonus.
I numerosi passaggi da una società all’altra, secondo l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, sono stati spesso utilizzati per frodare il fisco.
La correzione più significativa è contenuta nell’articolo 28 del decreto sostegni ter, che ha introdotto sostanzialmente il blocco della cessione del credito.
Tuttavia, senza l’anticipo dei fondi da parte delle banche, molti cantieri si sono fermati.
Le imprese, di conseguenza, sono state costrette a rivedere i bilanci e a rinegoziare gli accordi con i clienti.
Le associazioni di categoria hanno pertanto sollevato il rischio di conseguenze catastrofiche per il settore. Secondo la CNA, ad esempio, più di 33.000 imprese sarebbero a rischio di fallimento.
Ed è proprio questa una delle criticità più preoccupanti, (se non catastrofiche…) legate al tema del superbonus.
Il limite della cessione del credito e le critiche internazionali al superbonus.
Una nuova possibilità, seppur molto limitata, è stata reintrodotta dall’articolo 50 del Decreto Legge Aiuti.
In questo caso, le banche possono nuovamente cedere il credito a terzi (ad eccezione delle persone fisiche), ma è consentito solo un passaggio.
Tuttavia, i numerosi problemi legati a questa misura non sono stati ancora risolti.
Inoltre, prima delle sue dimissioni, il governo Draghi aveva annunciato la volontà di non rifinanziare ulteriormente il provvedimento, così come anche il governo Meloni ha sin da subito ribadito di sposare la stessa linea.
Il superbonus ha ricevuto critiche anche al di fuori dell’Italia.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il superbonus è un sussidio eccessivo, regressivo e scarsamente mirato.
Pur riconoscendo gli effetti positivi del provvedimento sull’economia, il FMI osserva che “il sussidio è eccessivo e l’efficientamento è scarsamente mirato”.
Inoltre, un’aliquota così elevata non incentiverebbe le famiglie a evitare la fatturazione eccessiva, poiché l’intero costo dell’intervento è coperto dalle finanze pubbliche.
Il FMI evidenzia inoltre come questa misura sia “regressiva”, poiché beneficia coloro che hanno maggiore capacità di spesa, anziché avere un effetto redistributivo, che dovrebbe essere uno degli obiettivi della politica fiscale.
L’impatto del superbonus in Italia e nelle sue regioni.
Un altro elemento da considerare ed evidenziare quando si parla del superbonus è che attualmente l’importo dei lavori per cui è stata autorizzata la detrazione fiscale supera le risorse stanziate.
Secondo il report dell’ENEA aggiornato al 31 luglio u.s., infatti, gli interventi ammissibili comporterebbero detrazioni fiscali per oltre 43 miliardi di euro.
Tuttavia, le risorse complessivamente stanziate fino ad ora ammonterebbero a circa 33,3 miliardi di euro (come già accennato, parte di queste risorse proviene dal Pnrr e dal fondo complementare, mentre il resto era già previsto dalla legge di bilancio del 2020).
Senza un rifinanziamento del provvedimento, non è chiaro quale sarà il destino di coloro che hanno già avviato i lavori senza completarli e che rischiano di non poter beneficiare del sussidio.
Allo stesso modo, i progetti ancora in fase di approvazione rischiano di non partire affatto. Nonostante le critiche e le incertezze però, il superbonus ha avuto un impatto significativo sul nostro paese.
Importi ammessi a Superbonus e Sismabonus.
Secondo i dati forniti dall’Enea, sono state presentate finora 223.951 richieste in tutta Italia, di cui 33.318 per condomini, 121.925 per edifici unifamiliari e 68.703 per unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
L’investimento medio ammesso a detrazione è di circa 582.000 euro per i condomini, 113.000 euro per gli edifici unifamiliari e 97.000 euro per le unità immobiliari indipendenti.
In particolare, per quanto riguarda la Lombardia, sono state autorizzate detrazioni per oltre 7 miliardi di euro.
Questo dato evidenzia l’ampio impatto che il superbonus ha avuto in tale regione, con un considerevole numero di interventi di efficientamento energetico realizzati.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’incidenza del superbonus sulle diverse regioni italiane potrebbe variare.
Andamento nelle Regioni.
Ogni regione ha le proprie caratteristiche e necessità specifiche, che influiscono sull’entità delle detrazioni autorizzate.
In ogni caso, i dati evidenziano una significativa adesione al superbonus da parte dei cittadini italiani, che hanno riconosciuto l’opportunità offerta dal provvedimento per migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici e beneficiare delle detrazioni fiscali.
Tra le diverse regioni italiane, dati alla mano, la Lombardia risulta essere il territorio maggiormente beneficiario del superbonus, prevedendo crediti d’imposta per un ammontare complessivo di 7,41 miliardi di euro.
Seguono il Veneto con 4,21 miliardi, il Lazio con 4,16 miliardi e l’Emilia Romagna con 3,59 miliardi.
Stato di avanzamento.
Passando ora alla valutazione dello stato di avanzamento delle varie misure di efficientamento energetico finanziate con i fondi del Pnrr, è importante sottolineare che questi investimenti devono essere completati entro il 2026 per evitare la perdita dei fondi.
Con riferimento al predetto termine, vi è da dire che complessivamente, ci sono 10 scadenze di rilevanza europea legate a queste misure, suddivise equamente tra milestone (obiettivi intermedi) e target (obiettivi finali).
Le scadenze del Superbonus, Riflessioni e consulenza legale.
Le misure del superbonus e della costruzione di nuove scuole sono quelle che presentano più scadenze.
Nel caso del superbonus, sono previste una milestone e due target, mentre per la costruzione di nuove scuole sono previste due milestone e un target.
Queste scadenze indicano il cronoprogramma da rispettare per l’implementazione e il completamento delle misure previste dal Pnrr.
È fondamentale che le azioni siano adeguatamente pianificate e attuate entro i tempi stabiliti per massimizzare i benefici dell’efficientamento energetico e garantire l’utilizzo efficace dei fondi assegnati.
L’aderenza, quindi, a queste scadenze è di cruciale importanza per evitare la perdita dei fondi europei destinati all’efficientamento energetico e per assicurare che le azioni siano tempestivamente attuate per promuovere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile e resiliente.
Conclusioni delle riflessioni sul Superbonus e possibilità di consulenza legale.
È necessario che l’esecutivo affronti in modo diligente e responsabile le sfide legate alle scadenze del Pnrr, garantendo un’adeguata pianificazione e un’implementazione efficace delle misure di efficientamento energetico al fine di massimizzare i benefici per l’ambiente, la società e l’economia del paese.
Per quanto riguarda la costruzione di nuove scuole, le risorse sono state assegnate e al momento sono in corso i bandi per l’affidamento delle progettazioni.
È stato annunciato un incremento di ulteriori 389 milioni rispetto alla quota inizialmente prevista, portando il numero di scuole da costruire da 195 a 213.
La prossima scadenza per questa misura è prevista nel terzo trimestre del 2023, entro la quale tutti gli appalti dovranno essere aggiudicati.
Per quanto riguarda l’efficientamento degli edifici giudiziari, i lavori sono programmati per iniziare nel 2024 e concludersi entro il primo trimestre del 2026. Il ministero della giustizia ha già identificato gli edifici interessati, ma l’aggiudicazione degli appalti è prevista solo alla fine dell’anno prossimo, come riportato da una relazione del centro studi della camera.
Per quanto riguarda la promozione dei sistemi di teleriscaldamento, si registrano lievi ritardi. Il bando per la realizzazione di nuove reti o l’estensione di quelle esistenti avrebbe dovuto essere pubblicato entro giugno, ma è stato emanato solo il 28 luglio e terminerà il 6 ottobre.
Entro la fine dell’anno, tutti gli appalti dovranno essere aggiudicati.
Il nostro obiettivo è quello di tutelare in via legale tutti i soggetti interessati dal Superbonus.
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